Un buon amministratore della cosa pubblica come Lei ex sindaco Veltroni doveva fare gli interessi dei cittadini e non solo quelli delle imprese costruttrici, non è vero? Come mai il valore di costruzione di un appartamento finito (oggi in periferia), che varia tra 700/800/1000 euro al metro quadro viene venduto alla stratosferica cifra di 4/5/6000 euro al metro quadro o addirittura di più? Lei non se n’è mai accorto? Come mai viene consentito ai costruttori di ottenere guadagni del 400/500/600% e oltre? Ma tali guadagni non sono considerati di usura? Sicuramente per Lei no perché li considera naturali. E’ il mercato che fa i prezzi Lei direbbe. Allora si dovrebbero considerare alla stessa stregua anche i prestiti che fanno gli usurai, i così detti “cravattari”. Si dovrebbero assolvere anche loro a questo punto. Perché ciò non avviene? Un sindaco illuminato (Lei da quanto ha fatto per Roma credo non lo sia stato mai) se il suo vero fine era quello di fare gli interessi dei cittadini, prima di dare concessioni edilizie ai costruttori, avrebbe dovuto venire al limite a patti con essi.
In che modo? Così. La concessione edilizia viene concessa solo e soltanto se il costo al metro quadro di un appartamento finito per l’acquirente è di 1200 euro o massimo di 1500 euro. Il profitto imprenditoriale in questo modo viene comunque assicurato nella misura del 30 fino al 70%. E forse insufficiente? Non ci pare. Ci dia una risposta al riguardo. Credo che moltissimi imprenditori di altri settori produttivi con dei profitti simili farebbero oggi salti mortali per la gioia.
Un sindaco illuminato non permetterebbe mai di far vendere box a prezzi di strozzinaggio costruiti sotto terra su terreno comunale, quindi su terreno di tutti i cittadini. Si, dovete sapere cari cittadini che questo modo di operare dell’amministrazione pubblica è uno schifo e ci fa sempre più incazzare. Anche qui quali interessi ci sono dietro? Non è possibile che su terreni demaniali di proprietà comunale, quindi concessi a costo zero per un servizio ai cittadini, debbano produrre profitti inverosimili. Forse non riusciamo a farci capire. Ci spieghiamo meglio. Tutti, o quasi tutti siamo a conoscenza del grave e cronico problema delle grandi città: la mancanza di parcheggi. E’ diventato ormai un problema serio e molto grave non solo nei centri storici, ma anche nelle zone periferiche.
E qui la responsabilità dei politici è grave e non scusabile dato che in zone di nuova edificabilità una buona e corretta amministrazione deve saper programmare e far realizzare infrastrutture primarie ed essenziali (strade, trasporti, parcheggi, zone verdi adeguate, ecc.) per la vita dei cittadini. Invece, si continua a costruire nella stessa maniera di sempre: interi nuovi quartieri dormitorio, di infima qualità costruttiva, spesso fatti in serie con pannelli di cemento, caldissimi d’estate e gelidi d’inverno, con pavimenti in cotto di scarsissimo pregio, con gli scoli dell’acqua piovana posti sul pavimento delle “verande di ogni appartamento cosi che detta acqua o quella sporca occorrente per pulire dette verande invece di essere raccolta ed inviata in fognatura attraverso delle tubazioni discendenti sino al suolo della costruzione viene espulsa all’esterno da ogni abitazione, con il rischio reale per chi abita nei piani inferiori di averla sulla propria testa: Le hanno dato un premio per questa bella soluzione Caltagirone ? - ha anche brevettato tale invenzione? Complimenti. Quanti quartieri ha costruito in questa maniera? Noi ne abbiamo individuati alcuni: Bufalotta , Malafede e zona di Via Grottaperfetta.
Ma sicuramente ce ne saranno altri. Tutti fatti a stampino. Vedere per credere. Appartamenti poi venduti da Agenzie Immobiliari che a detta loro “sanno trasformare i sogni in realtà”.
Ma la colpa, si tranquillizzi, non è sua signor Caltagirone, ma di chi le ha permesso e consentito di costruire in siffatto modo. Vero carissimi amministratori comunali? Insomma sorgono nuovi quartieri con gli stessi problemi di vivibilità, di viabilità con nessuna possibilità di socializzazione ecc. I cittadini lasciati a se stessi. In questi quartieri non esistono più piazze, viali con negozi, attività commerciali tradizionali, cinema o teatri dove la gente può passeggiare e/o socializzare. Vengono realizzati solo grossi centri commerciali per il profitto delle solite società di distribuzione. Ma è mai possibile che da decine e decine di anni questi amministratori comunali (parliamo sempre di Roma) non sono stati capaci di progettare per i cittadini nuovi parchi, nuovi giardini, nuovi centri di aggregazione, ecc. Si vantano sempre di aver realizzato il nuovo “Auditorium”, pensate la prima realizzazione un po’ seria a partire dal dopoguerra. Con tutti i bisogni più urgenti che hanno i cittadini sono stati davvero bravi.
Meno male che i romani possono almeno servirsi dei parchi, purtroppo insufficienti, ed anche abbandonati a se stessi, che sono stati lasciati dalle famiglie nobiliari del passato (Borghese, Pamphili, Torlonia, Sciarra, ecc.) altrimenti non avrebbero a disposizione neanche un metro quadro di verde. Questi nostri amministratori in tantissimi anni non sono stati capaci di progettare, come in altre città europee, la vivibilità del proprio corso d’acqua : il Tevere. Basterebbe poco. Da subito: 1) ripulire e risistemare tutto il greto del fiume sino ad Ostia.
Ripulire significa bonificare tutti gli spazi da tonnellate di immondizia, erbacce, calcinacci e soprattutto procedere alla sanificazione e derattizzazione degli stessi spazi, viste le migliaia di colonie di grossi topi e ratti che circolano indisturbati. Basta andare a Ponte Marconi per rendersene conto. Ma questi nostri Amministratori si rendono conto di quali malattie sono portatori questi roditori? Una per tutte: la peste bubbonica. Insomma, i lati del Tevere, ( ora non sono che un vergognoso ammasso di sterpaglie, dove ci cresce di tutto e ci si può buttare di tutto nell’indifferenza dei responsabili capitolini), devono essere trasformati in veri e propri giardini, curati e manutenuti correntemente, completi di servizi igienici, dove ognuno possa passeggiare liberamente e usufruirne nel tempo libero.
2) Fare una seria pista ciclabile fino al mare. Quando diciamo seria vuol dire costruire una pista larga, con un fondo resistente, senza buche, utilizzabile anche per chi ama fare jogging e lungo tutto il suo percorso porre delle panchine per chi si vuole riposare e o rifocillare.
Soprattutto è importante e fondamentale per la sua funzionalità nel tempo che venga fatta periodica manutenzione, non come adesso che è lasciata a se stessa, dove crescono continuamente erbacce che riducono sempre più l’area di percorso già di per se non ampia.
3) Cacciare tutti gli intrusi che popolano i bordi del fiume con capanne e baracche (zingari, sbandati di ogni razza e paese senza fissa dimora) che sporcano, defecano in ogni luogo, gettano montagne di immondizie senza alcun rispetto per le persone e lo stato dei luoghi, che possono diventare anche pericolosi per l’incolumità delle persone ( chi non si ricorda i gravi misfatti e aggressioni compiuti da extracomunitari su cittadini italiani inermi che hanno perso anche la propria vita).
4) Una volta realizzata la detta pista ciclabile, per la sicurezza dei cittadini è indifferibile che ci sia 24 ore su 24 la presenza di forze dell’ordine o della polizia municipale. Ma ritorniamo al problema dei sopra citati parcheggi. E’ormai palese ed è agli occhi di tutti che ai politici i problemi della gente non importa un fico secco: non pensano affatto a fornire infrastrutture ai cittadini se non successivamente alla distruzione del territorio. Sembra quasi che sia fatto apposta. Gli “illuminati” intervengono sempre successivamente. Pongono il problema o i problemi da affrontare come fatti di straordinaria amministrazione, come se non fossero stati loro i responsabili dei disastri operati.
Vogliono una sorta di salvacondotto o di giustificazione per la spendita di ulteriori milioni di euro per i suddetti interventi di “riparazione” . Vogliono il plauso dei cittadini. No, noi non glielo possiamo dare visto che vanno a utilizzare risorse economiche della comunità, risorse che invece potevano essere più proficuamente indirizzate o evitate se avessero operato correttamente, come usa operare il buon padre di famiglia. Non divaghiamo oltre. Cosa inventano i nostri politici per i parcheggi. Visto che il territorio è invaso da palazzi l’unica possibilità è quella di poter costruire parcheggi sotto le piazze o sotto le vie cittadine.
Le delibere comunali ( e qui ci sarebbe davvero da fare delle indagini sulla loro piena regolarità) assegnano le concessioni di costruzione a imprese del settore edile ( e qui senza mai ascoltare il parere dei cittadini: vero abitanti di Via Oslavia?) che realizzano l’opera appaltata. Dove sta l’inghippo? I parcheggi/box non vengono venduti a prezzi di costo, (costo che naturalmente deve comprendere il normale profitto imprenditoriale) come ogni cittadino si aspetterebbe dato che il terreno è di proprietà comunale, quindi di tutti i cittadini, ma a prezzi super speculativi. Un box di 12/15 mq può anche costare 90.000 euro e oltre. Vi sembra giusto? Chi se lo può permettere? Forse la gente comune? I parcheggi non debbono essere fatti per servire la cittadinanza o servono solo per impinguare interessi particolari? Il sospetto è che sia proprio così. Anche oggi con Alemanno, Sindaco di Roma (2008-20013) analogamente alle amministrazioni di sinistra, si perpetuano le stesse cose. Non valgono le proteste dei cittadini, non basta la raccolta di migliaia di firme per fermare l’ennesimo scempio che si sta perpetrando nella zona della Basilica di San Paolo. Per fare l’ennesimo speculativo parcheggio sotterraneo, che sarà anch’esso suddiviso in moltissimi box, presumibilmente anch’essi da vendere a privati a prezzi spropositati, sicuramente non alla portata della gente comune. Per tale opera è previsto il dimezzamento addirittura della strada, l’attuale ampio, alberato e bel Viale Leonardo da Vinci, ( altezza Largo Leonardo da Vinci/ Via Costantino) riducendolo ad una strettoia, a senso alternato di marcia, comportando per i residenti e non inimmaginabili problemi di viabilità pedonale, di traffico automobilistico, di conseguenti ingorghi, pericolo di incidenti, pericolo per i bambini visto che nella stesso luogo c’è anche una scuola materna ed elementare, aumento di gas inquinanti, ecc.
I promessi e mai realizzati parcheggi di scambio, dove ogni cittadino potrebbe trovare posto e recarsi al lavoro con i mezzi pubblici, quando saranno a disposizione della comunità? Forse gli interessi “particolari” di politici e costruttori non vengono soddisfatti? Forse che da queste prepotenze e insensibilità delle varie amministrazioni comunali che di volta in volta governano la città non dovremmo essere incazzati? Noi diciamo di si. E’ ora di dire basta a questo modo di governare e di gestire la cosa pubblica. Ci vuole forse un nuovo Robespierre per far capire loro (i politici) a cosa potrebbero andare incontro? Crediamo e speriamo di no. Andiamo ancora avanti.