IL DOPO ELEZIONI
Siamo al solito problema dell’ingovernabilità del paese. I risultati delle ultime elezioni politiche hanno visto tre grossi partiti o movimenti (PD, PDL,M5S) ottenere la maggior parte dei voti degli italiani, rispettivamente in termini percentuali, 29,53%- 29,18%-25,09%.. La formazione del Governo affidato dal Presidente della Repubblica Napolitano all’On. Bersani del PD, dopo vari tentativi di accordo con il M5S è fallito miseramente. Ciò ha dato estro a Napolitano (2013) di preparare il solito inciucio affidando il nuovo incarico a Enrico Letta il quale è riuscito a mettere d’accordo partiti che da sempre si sono contrapposti sulle politiche economiche e sociali. Il nostro pensiero è che il Governo composto dai partiti PD-PDL comprendente Scelta Civica unita con UDC sarà un completo fallimento e non in grado di risolvere i problemi del paese.
Ci rammarichiamo con il M5S, che avendo avuto la possibilità di governare il paese cambiandolo radicalmente coalizzandosi con il PD e pretendendo dal PD che fossero accolte le proprie istanze indicate nel programma elettorale di Beppe Grillo, non abbia saputo raccogliere tale opportunità.
Tra i vari punti del programma, non tutti pienamente condivisibili, sono da citare l’abolizione delle Province (oggi noi diremmo le Regioni – stati negli stati - centri di potere e di sprechi), abolizione dei rimborsi elettorali, riduzione a 2 mandati per ogni carica pubblica, abolizione delle pensioni privilegiate per i Parlamentari, riduzione dello stipendio dei Parlamentari allineandolo alla media degli stipendi nazionali, eliminazione dei contributi pubblici alle testate giornalistiche, blocco della TAV, sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo, abolizione della legge Biagi, riduzione del debito pubblico con il taglio degli sprechi, e tanti altri ancora (v. detto programma di 51 punti su internet).
La situazione del Paese rimane tuttora gravissima. Il Governo attuale è incapace di dare impulso all’economia e non è facile rimetterla in moto dopo decenni di inettitudine di inefficienze , di ruberie varie, di sperperi delle risorse pubbliche ecc. Inoltre l’alleanza destra/sinistra non può portare a niente di positivo in quanto tra le due forze in campo c’è grossa contrapposizione sulle politiche economiche e sociali da attuare. Un Governo sempre sull’orlo di una crisi istituzionale, anche per le note vicende giudiziarie del capo del partito di centro destra Silvio Berlusconi, fatto che non consente all’economia ed ai mercati di operare in sicurezza con conseguente stasi degli investimenti produttivi.
Un Governo incapace di dare risposte ai cittadini sempre più in difficoltà a superare con le proprie forze l’attuale crisi economica e finanziaria che da anni investe il nostro paese. Mesi e mesi a discutere sul problema dell’IMU relativa alla tassazione della prima casa residenziale. Chi ne voleva la completa abolizione (PDL) chi invece ne voleva una parziale (PD), cioè colpire solo le case di lusso. Solo che per il PD le case di lusso erano e sono quelle che superavano 750 euro di rendita catastale, senza sapere o facendo finta di non sapere che in una città grande come Roma molte abitazioni popolari (Cat.A4) e di tipo economico (Cat. A3) di 50/60/70 metri quadri superano di gran lunga tale detto valore catastale. In altre parole il PD esentava solo le catapecchie.
Non essendosi messa d’accordo sull’IMU per veti incrociati, la coalizione governativa, messo da parte tale argomento, ne ha aperto subito un altro: come tosare al meglio i cittadini.
Si è inventata la TRISE che racchiude in se la TARI (che copre i costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani) e la TASI (che copre i costi indivisibili dei Comuni come l’illuminazione, i servizi cimiteriali, la manutenzione delle strade, ecc.).
Ma ci vogliono dire finalmente a cosa serve l’IRPEF?
La TASI è calcolata sulla base imponibile prevista per l’IMU e l’aliquota di base è dell’1 per mille che potrà raggiungere in base alle decisioni dei detti enti locali il 2,5 per mille. La nuova TASI colpirà chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, fabbricati, aree scoperte ed edificabili. Quindi anche gli affittuari saranno soggetti a tale tassazione.
Dopo tanti dibattiti tra le forze della coalizione il Governo sembra voglia ora istituire la IUC (imposta unica comunale) che dovrebbe sostituire la già cennata Trise. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia: le tasse per i cittadini saranno più onerose. I proprietari di seconde case molto probabilmente dovranno pagare una IMU ancora più esosa della precedente, tanto per cambiare.
Inoltre altri tagli di spesa e aumenti di tasse sono previsti con la Legge di Stabilità 2013. Infatti è stato confermato l’aumento dell’Iva al 22%, diminuite le detrazioni Irpef, minori sgravi per i figli a carico, aumento delle accise sugli alcolici e superalcolici, aumento dell’Iva dal 4 al 10% sui distributori automatici di alimenti e bevande e conseguente aumento dei prodotti in vendita, aumento dell’imposta di registro da 164 a 200 euro in tutti i casi in cui si applica l’imposta fissa anziché quella proporzionale e tanto altro ancora.
Cari cittadini, sempre più incazzati come noi, ci stanno preparando il pancotto, pagheremo sicuramente più tasse e imposte, stanno facendo il gioco delle tre carte, vince sempre chi tiene la cassa, il conduttore del gioco. Cittadini ci vuole una mobilitazione generale di protesta, le parole non servono più.
I nostri cari politici ed i loro adepti continuano a riempirsi la pancia. Tosano, tosano, tosano sempre di più, sanno solo tosare i cittadini onesti, ma tutti i loro privilegi non vengono toccati. Non solo, ci impongono di pagare altre tasse per servizi che rimarranno sempre gli stessi, se non addirittura peggiorativi, offerti in modo indecente (manutenzione e pulizia delle strade, raccolta
rifiuti e loro smaltimento, smaltimento poi effettuato dalle mafie e dalle camorre con le conseguenze patologiche che tutti conosciamo).
Migliaia di ettari di terreno inquinati (terra dei fuochi in Campania ne è un esempio eclatante), falde acquifere inquinate, prodotti ortofrutticoli inquinati e messi in vendita, centinaia di cittadini colpiti da tale inquinamento da gravissime malattie e poi deceduti. Tutto avvenuto con il beneplacito dei politici nazionali e soprattutto locali e con l’insipienza o la poca attenzione delle forze dell’ordine e dei cittadini locali (gli stessi che oggi manifestano animosamente con cortei sulle strade), ecc.
E’ mai possibile che in un Stato di diritto come suole definirsi il nostro paese possano avvenire simili criminalità dove tutti hanno fatto finta di non vedere. Per oltre venti anni si è sversato di tutto, prodotti chimici e fanghi industriali, rimanenze di vernici, di solventi tossici di pesticidi, prodotti ospedalieri altamente pericolosi perché infettivi ed anche radioattivi, ecc. Chi aveva il dovere di controllare le varie società che sulla carta risultavano idonee a smaltire i suddetti rifiuti?
Avevano queste un’adeguata struttura industriale per fare un’attività del genere o bastava solo costituire una società ed iscriversi alla Camera di Commercio per avere la patente di smaltitore di rifiuti?
Quando migliaia di camion sversavano senza controlli anche di notte in discariche abusive a chi toccava controllare? Solo ora che è scoppiato il bubbone tutti a gridare allo scandalo. Non sono bastate le denunce di anonimi cittadini a far aprire le indagini. Dove stavano le forze dell’ordine e la magistratura quando per tantissimi anni la camorra operava indisturbata? Tutti i malfattori (compresi i politici contigui e inadempienti) dovrebbero finire in galera anche con l’accusa di omicidio plurimo, considerate le insorte conseguenti malattie che hanno portato alla morte numerosi bambini e adulti delle zone infestate. Galera durissima e lunghissima per tutti i criminali colpevoli. Questo è quello che ci vuole e che chiediamo.
Ancora altro. Oggi ci si accorge, dopo che ci sono stati 7 cinesi morti bruciati dentro un capannone a Prato anche del problema, già da noi segnalato (v. sopra capitolo su immigrazione) degli immigrati clandestini utilizzati come schiavi.
Ci eravamo posti il problema di come a Prato, piccola provincia della Toscana, potessero vivere trenta/quarantamila cinesi, che rappresentano più di un terzo della popolazione autoctona. Chi ha fatto entrare nel Paese tutta questa comunità extracomunitaria? Chi ha dato loro i permessi per svolgere attività produttive, molte in dispregio delle leggi nazionali e di una sana e libera concorrenza? Dove va a finire la loro merce? Parte verso i committenti di case di moda,.molta altra viene commercializzata abusivamente dagli stessi cinesi su bancarelle improvvisate sulle vie e negli angoli delle strade delle nostre città.
La Guardia di Finanza va a colpire in modo abnorme i commercianti italiani (molte volte a buon ragione) spulciando ogni minimo particolare della loro attività comminando multe severissime se qualche piccola inadempienza viene scoperta. Ma l’enorme commercio illegale di uomini e merci effettuato da cinesi e non solo che procura a pseudo imprenditori, meglio chiamarli criminali, ingenti profitti da chi viene controllato? Eppure è alla vista di tutti e fatto alla luce del giorno. Il fatto è che solo quando avvengono casi gravissimi, quando ci sono morti e feriti si muove l’apparato di regime, secondo noi corresponsabile.