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è traboccato il vaso

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E’ TRABOCCATO IL VASO


Anche a Roma, finalmente, è stata scoperchiata la pentola.  Lo avevamo già preannunciato (v. sopra capitolo sui politici e i palazzinari, chiamati da noi rispettivamente politicanti e distruttori del territorio) quanto di schifo c’era e c’e nella politica nazionale e in quella degli enti locali, quest’ultimi i veri responsabili del dissesto idrogeologico del paese e non solo. Lo avevamo preannunciato che nei tantissimi comuni italiani (in ispecie in quelli più grandi) si insediano non dei politici ma dei veri malfattori che di loschi affari e consorterie varie sono portatori.
I cittadini onesti, cari incazzati come noi, sono messi all’ultimo posto, solo buoni per essere maltrattati dalla burocrazia, derubati nelle tasche e tartassati dall’erario con imposte, tasse e gabelle varie che gli stessi politicanti si premurano di far pagare attraverso disposizioni legislative ad hoc.
Per i cittadini non ci sono mai politiche a loro favore. I lavoratori subiscono continuamente licenziamenti, riduzioni di stipendio ed  i loro  miserevoli contratti non vengono mai rinnovati.
Del soccorso economico dei redditi dei pensionati (quelli di serie B)  poi non ne parliamo.
Denaro a disposizione dei politici, invece, sempre e in abbondanza. Ma come  viene utilizzato ?  Basta solo organizzarsi.  Amici, amici degli amici dei politici fondano associazioni caritatevoli, pseudo  cooperative di lavoro create al fine di usufruire di quel denaro che benevolmente viene messo a loro disposizioni da delibere comunali, che non hanno niente di legittimo, preordinate allo scopo di poter successivamente dividere il malloppo secondo parti già designate.  
Storace, Presidente della Regione Lazio, successivamente la Polverini e poi Alemanno, Sindaco di Roma, hanno negli ultimi anni elargito a iosa consulenze milionarie e fatto assumere presso gli enti istituzionali e municipalizzate varie, a chiamata diretta,  migliaia di soggetti, parenti, amici, camerati con funzioni spesso dirigenziali, con stipendi più che adeguati  (si può immaginare come), per le quali assunzioni  la Magistratura e la Corte dei Conti hanno aperto apposite inchieste.
Quanto sopra per dare un quadro molto parziale di quanto accade nei palazzi della cosiddetta casta politica.
Oggi che è traboccato il vaso e lo scandalo del magna magna nel comune di Roma si è evidenziato in modo cosi scandaloso, Alemanno nelle sue uscite davanti alle telecamere dei vari media si permette di dire che non è responsabile di niente, che la sua sola colpa è stata quella di attorniarsi di persone che sono risultate inaffidabili.  Poverino, ci fa quasi pena.
Ma come fa un responsabile come lui di una città metropolitana così importante come Roma  ad affermare certe cose e  dare altresì  la colpa a precedenti amministratori della città (Rutelli - Veltroni) che noi cari incazzati abbiamo già messo alla berlina in un precedente capitolo. Tanto per non escludere alcuno.
Ma la situazione generale del paese ha ormai assunto una forma davvero patologica.
Roma sembrava esente da questa patologia, diciamo sembrava perché solo gli ingenui, gli sprovveduti, gli imbecilli, gli idioti ecc. non riuscivano a vedere quello che stava  succedendo o che sta avvenendo sotto i propri occhi da moltissimi anni.. Valanghe di denaro sporco proveniente da attività illegali (smercio di droga, traffico illecito di rifiuti di ogni genere, rapine, prostituzione, estorsioni, usure, intimidazioni varie, ecc.) viene riciclato e investito ogni giorno in business puliti e trasparenti.  
Chi non riesce a vedere per strada autoveicoli costosissimi (Suv, macchine sportive lussuose ecc.), o i numerosissimi edifici per abitazione di nuova costruzione che vengono messi sul mercato pur non essendoci adeguata domanda.
Denaro che serve per la nascita di  attività aziendali apparentemente lecite e che viene utilizzato anche per corrompere politici e  funzionari pubblici, come la cronaca di ogni giorno ci informa,  per ottenere appalti di lavori e di forniture di beni e servizi, con costi per la comunità altissimi, che si traducono poi in esose imposte e tasse per tutti i cittadini.  
La magistratura dovrebbe indagare su tutti i lavori pubblici che sono stati fatti negli ultimi decenni in città. Quanti  di questi sono stati fatti senza effettuare gare di appalto regolari,  motivandoli come  interventi straordinari e quanti sono stati fatti dai vari municipi (ex circoscrizioni) in accordo con ditte amiche con la motivazione di  riqualificare i vari rioni e quartieri. Chi ha mai controllato se detti lavori erano utili per i cittadini o erano congrui rispetto ai costi sostenuti?  E poi sono stati  realmente realizzati detti lavori malgrado i pagamenti effettuati?  Chi ha mai controllato tutto ciò? Quando per decenni nelle amministrazioni pubbliche sono sempre gli stessi dirigenti e funzionari ad avere rapporti con imprese appaltatrici, che poi come si è visto alcune sono in odor di mafia, non ci si può meravigliare se poi si scoprono corruttele e ruberie di ogni ordine e grado.
Anni e anni di malgoverno e di malaffare hanno portato ad una situazione di quasi bancarotta della città,  dove i servizi pubblici risultano offerti solo sulla carta, ma praticamente sono assenti. Chi non si è accorto della mancanza di manutenzione e pulizia delle strade piene di buche e dei marciapiedi tutti sconnessi, pieni di arbusti di ogni genere, oltre che  di cartacce e deiezioni di animali; delle fognature che non assorbono più l’acqua piovana essendo ripiene di terra, di foglie e dove cresce addirittura la vegetazione più varia; chi non ha notato poi l’illuminazione scarsa o addirittura assente in molte vie di rioni e borgate periferiche così come  i trasporti pubblici inadeguati sempre in periferia dove i palazzinari con l’assenso di amministratori corrotti hanno imperversato per decenni; sulla sicurezza dei cittadini poi, divenuta quasi inesistente,  ci sarebbe da scrivere intere pagine.   
Come volevasi dimostrare sono degli ultimi tempi gli ulteriori arresti di funzionari comunali, ispettori ASL  e imprenditori che nell’ambito delle segrete stanze dei municipi si facevano reciproci favori. I primi corrotti pronti a rilasciare permessi per licenze di costruzione, a modificare piani regolatori, chiudere non solo un occhio sulle irregolarità edificatorie commesse dai palazzinari, ecc. i secondi anch’essi pubblici ufficiali corrotti rilasciavano certificazioni positive in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, gli ultimi (gli imprenditori), a fronte di tali favori, interessati ad elargire mazzette.  
E sui grandi lavori in corso che non finiscono mai di essere realizzati (Tav, Mose, Expo, autostrade varie, ecc.) dove finanziamenti stanziati dell’ordine di miliardi di euro non risultano mai sufficienti  e che costano ai cittadini enormi sacrifici economici, ne vogliamo parlare? E’ di quest’ultimi giorni
(marzo 2015) che sono stati presi altri provvedimenti cautelari verso diversi boiardi di Stato (Ercole Incalza e altri) in collegamento con imprenditori collusi (Stefano Perotti e altri) che da decenni sono
nella programmazione di lavori pubblici la cui vera utilità è tutta da scoprire ma che comportano costi perennemente crescenti per le tasche dei contribuenti.
Maurizio Lupi (ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti) si è dovuto dimettere dalla sua carica istituzionale a causa del “favore” richiesto e ricevuto dalla cosiddetta cricca, inerenti il lavoro per il figlio,  favore, ad ora, lo dobbiamo dire, che non ha alcuna  rilevanza penale. L’intreccio affaristico tra politica e imprenditoria, quando non mafiosa,  come spesso dimostrato è molto intima e redditizia.
Ma perché i cittadini debbono pagare così tante imposte e  gabelle  varie (Tasi- tassa sui servizi indivisibili) se i servizi pubblici  vengono forniti nel suddetto modo,  inadeguato, insufficiente o  addirittura  inesistente? Perché si deve sottostare a questo stato di cose? Ma perché nessuno si incazza di questo andazzo? E’ possibile che si deve  sempre subire la prepotenza di questi politicanti e di questi amministratori pubblici ladri e malfattori? Noi, cari incazzati, non ci stiamo e dobbiamo seriamente reagire.
 
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