Le finalità del Movimento
Abbiamo aperto il sito” www.movimentoincazzati.it “. In verità sono da vari anni (almeno tre/quattro) che ci siamo attivati, ma per un motivo o per un altro non siamo mai riusciti a dare seguito alle nostre idee dedicandoci, se non inizialmente, del tempo. Purtroppo la caduta anticipata del governo Prodi ci ha trovati spiazzati in quanto non siamo stati in grado di poterci organizzare per far fronte ed opporci alle “armate” dei così detti partiti dell’arco costituzionale, che hanno fatto sempre più maquillage per rimanere attaccati al potere perché sentono che gli sta sfuggendo, ma che poi ripropongono le stesse cose, senza risolvere i problemi della gente. Le proteste generali dei cittadini, la scesa in campo di Beppe Grillo, dei Girotondini, di Celentano e di tanti altri ci ha dato lo sprone per riprendere il cammino che avevamo intrapreso e per impegnarci seriamente in questo progetto, non facile, per cambiare le cose. Questo è un movimento apartitico, non apolitico ( non potrebbe non essere che così considerato che verso il sociale è indirizzato), che vuole inserirsi nel sistema politico/sociale italiano a servizio esclusivo e negli interessi del cittadino comune che vive nelle speranza di una vita migliore, dal punto di vista economico, etico, morale, ecc., sempre più frustrata dai nostri governanti e dai politici tutti..
Questo movimento è aperto a tutti. A tutti coloro che sono veramente stanchi dell’andazzo quotidiano, delle promesse non mantenute, della supponenza dei politici e dei loro tirapiedi che legiferano non per gli interessi generali, ma per quelli particolari, spesso ad personam.
Essendo apartitico il movimento in oggetto si propone di accogliere le adesioni di tutti gli “incazzati”, di destra, di sinistra, di centro ecc., con l’unico intento di cambiare le cose, sempre in modo democratico e pacifico, dando voce solo ai cittadini, quelli veri. Quindi basta con le solite diatribe destra contro sinistra e viceversa che fanno gioco solo ai nostri avvezzi politicanti. Quando vanno al potere, o l’una o l’altra parte propinano la stessa minestra promettendo ogni volta di salvare e di far uscire il Paese dalla crisi, solo chiacchiere. E’ una vita che si sente parlare di crisi , sempre irrisolta. La crisi è solo per i cittadini onesti, per chi si alza alla mattina presto per andare a lavorare con stipendi da fame al limite della sussistenza, per i disoccupati, per i precari ecc.
Chi vorrà aderire a questo movimento deve sapere che gli argomenti, le problematiche da affrontare e le iniziative da intraprendere sono serie e impegnative e non devono assumere alcun colore politico. Tutto deve porsi nell’esclusivo vantaggio della comunità ed al servizio esclusivo dei cittadini.
Tutti gli “incazzati” come noi si devono liberare delle vecchie, logore e stantie ideologie del passato. Il colore politico per noi non conta più e non deve contare più. Ciò che ci proponiamo di realizzare con il vostro aiuto ed impegno è di mandare a casa la vecchia politica con tutti i politici.
Saremo forse presuntuosi ma gli “incazzati” come noi seriamente lo vogliono perché non ce la fanno più ad assistere impotenti al malgoverno, al malaffare, alle corruttele, alle decisioni che riguardano solo pochi e prese da pochi per i propri interessi, senza alcun coinvolgimento e consultazione dei cittadini. Le così dette riforme che continuamente vengono proposte al paese dai governanti sono le più generiche, mai chiare e trasparenti. Non si comprende assolutamente cosa vogliono proporre o se propongono qualcosa non fanno mai capire ai cittadini le conseguenze che ne derivano o i vantaggi che ne conseguono. Da quanto noi riusciamo a comprendere sono sempre proposte di riforme, seppur necessarie, in peius ( es. riforma sistema pensionistico, riforma del mercato del lavoro, della sanità, ecc), sempre per gli altri, mai che coinvolgano i legiferanti stessi.
Le tematiche ed i problemi più importanti che avremo modo più in là di affrontare e sviscerare per singolo argomento, per i quali sollecitiamo anche il vostro parere e contributo, riguardano politiche le più disparate, economiche, sociali, ecc., sia a livello nazionale ed internazionale, sia a livello locale. Tanto per dare un’idea dei problemi che riguardano e coinvolgono direttamente o indirettamente tutti noi ne elenchiamo alcuni che ci sembrano meritevoli di essere presi in considerazione.
Lavoro, economia, pensioni, immigrazione, spesa pubblica (improduttiva), territorio e problemi connessi all’ecosistema (casa, spazi verdi,strade, parcheggi, ecc.), politica ecologica ed emergenza droga, reati e connessa revisione del codice penale (più severo), sanità, imprese, politica del turismo, politica estera, media, ecc.
Ci scusiamo da subito se qualche volta possiamo sembrare ripetitivi od ovvi, ovvero descriviamo la realtà secondo la nostra limitata visione e secondo la realtà del nostro territorio nel quale viviamo (Roma), non siamo affatto politici navigati e o di professione, (siamo nel mondo del lavoro come voi), ma siamo sicuri che i problemi che andremo a sollevare e quello che andremo a dire rispecchierà il modo di pensare di tutti, di tutti gli “incazzati” come noi, stanchi di farsi ancora abbindolare dalla classe politica, sia del Parlamento, sia delle Regioni, sia dei Comuni, ecc.
Forse saremo tacciati per qualunquisti, settari, razzisti, xenofobi, incompetenti e quant’altro, ma la nostra forza sta nel portare avanti le nostre idee che ripetiamo devono riguardare tutti.
In sintesi, quello che ci proponiamo, come sopra esplicitato, è di mandare a casa, definitivamente, tutta la classe politica che non rappresenta più il popolo italiano, ma solo una parte di esso, interessato a che non cambi nulla. Dobbiamo essere forti e convincere i nostri amici, colleghi, parenti, ecc. che solo con un cambiamento radicale nel modo di pensare il bene della società, si può trasformare la stessa, a vantaggio della comunità intera. Il modo per farlo e realizzarlo dipende da noi, dalla coesione e dalla volontà che ci metteremo nel proporre cambiamenti, rispetto alla inamovibilità del sistema attuale, giunto ormai al collasso.