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Immigrazione e sovrappopolazione

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IMMIGAZIONE E SOVRAPPOPOLAZIONE

Ma perché vengono fatti entrare in Italia tanti lavoratori stranieri extracomunitari?
I nostri politici dicono sempre che sono delle risorse indispensabili per lo sviluppo della nostra economia. Ma non si potevano prima favorire i disoccupati italiani ed europei (appartenenti alla comunità), che sono  milioni, e che hanno voglia di lavorare, invece di far entrare nel nostro paese  cittadini di ogni parte del mondo (sudamericani, cinesi, magrebini, extraeuropei, ecc). A noi non ci sembra che sia stata fatta giusta informazione.
Quali incentivi lo Stato ha messo in atto affinchè in primis  i lavoratori europei fossero messi in grado di poter emigrare in Italia? E’ mai possibile che non ci fosse nemmeno un disoccupato francese, inglese, tedesco, spagnolo ecc. che avesse voglia di venire a lavorare  nel nostro Paese? Eppure in Europa i disoccupati si contano a milioni. Cosa c’è dietro?  Il fatto è che si vogliono  a tutti i costi abituare i cittadini italiani a convivere, loro malgrado, con gli extracomunitari. Purtroppo molti di questi per tradizioni, religione ecc. non riescono ad integrarsi nella nostra civiltà, che può essere criticata quanto si vuole, ma è quella che rappresenta meglio le esigenze di libertà e di democrazia dei cittadini. Ce ne sono talmente tanti oramai (compresi i ricongiungimenti)  che  tale moltitudine di stranieri, compresi gli irregolari,  stanno creando agli italiani  una sorta di rigetto. Non ce la fanno più a sopportare la loro maleducazione, la loro arroganza,  i loro abusi e soprattutto i loro reati.  Ma da chi sono protetti? Solo una parte dei nostri politici sembra accorgersi di tale  anomala situazione. Ormai è diventato un problema di sicurezza nazionale. Provate ad andare in metropolitana o in autobus cari politici per vedere, tra extracomunitari e zingari, come si viaggia. Le carceri italiane sono  piene di cittadini stranieri che hanno commesso reati gravissimi  contro  persone e contro il patrimonio, che spacciano droga ecc. Non si riesce a capire perché extracomunitari pluripregiudicati ( cioè giudicati e condannati più volte dalla nostra Magistratura)  continuino a circolare liberamente nel nostro Paese senza essere riaccompagnati alla frontiera pur conoscendo la loro provenienza. Non serve, cari politici, dare a questi soggetti il foglio di via, se ne puliscono, scusate l’espressione, il culo.
Ma il problema vero, e mai preso sul serio dai nostri politici è quello della sovrappopolazione. Si continuano ad incentivare le nascite  come se fosse la panacea di tutti i mali. Poco tempo fa (2011) è stata esaltata la notizia che grazie agli stranieri l’Italia ha  finalmente raggiunto e superato la fatidica soglia dei sessanta milioni di anime.
Lo sviluppo economico in Italia  potrà essere di nuovo assicurato e  con i loro contributi previdenziali  si potrà in futuro garantire il pagamento delle pensioni degli attuali lavoratori. Niente di più assurdo.  La crisi economica ha colpito inesorabilmente  tutti i paesi del mondo, compreso il nostro, provocando milioni di disoccupati. Che ce ne facciamo ora di tutti questi stranieri che i nostri governanti hanno fatto entrare nel nostro Paese? Dobbiamo mantenerli  facendo pagare agli italiani ulteriori tasse? Non ne sopportano già tante? Non è ora di svoltare pagina una buona volta?  Quando vi diciamo che la politica in Italia è governata da inetti  ed  incapaci è proprio vero.
Ma ci rendiamo conto  dei problemi che la sovrappopolazione anche comporta?  Continua distruzione  e cementificazione del territorio,  risorse della terra depauperate (acqua, gas,  foreste, minerali vari non più riproducibili)  sempre più scarse e  più costose, inquinamento delle falde acquifere  sempre più probabili,  produzione di materiale da smaltire  sempre più abbondante con  risvolti negativi sulla salute delle persone,  cambiamento dell’eco sistema in generale ( già se ne vedono purtroppo le conseguenze nefaste: riduzione a causa dell’ innalzamento delle temperature dell’atmosfera, dei ghiacciai delle montagne, scioglimento dei ghiacciai  dei poli artici ed antartici  con conseguente innalzamento delle acque degli oceani e dei mari,  inondazioni sulla terraferma ecc.).
A quando i festeggiamenti per il raggiungimento di 70 milioni di anime e poi di 80 milioni?
Secondo noi, sempre più incazzati, l’Italia non dovrebbe  avere  più di 45/50 milioni di abitanti: Con tale numero non si avrebbero più disoccupati  e  precari, ma piena occupazione. Sicuramente  con redditi più elevati di quanto lo sono oggi.
Attenzione! Sono le imprese che incentivano con l’appoggio dei governanti, l’ingresso degli stranieri con l’intento non troppo nascosto di tenere bassi i salari dei lavoratori. La critica che ci verrebbe  subito mossa dai soloni della politica e dell’economia  sapete quale sarebbe?  La competitività delle aziende italiane non potrebbe reggere alla concorrenza internazionale che operano sul mercato con più alta produttività ma con costi del lavoro relativamente più bassi (questo discorso lo abbiamo già fatto più sopra). Ma come fanno ad esempio  i paesi nordici (Svezia,  Norvegia, Danimarca, Finlandia ecc.) con un livello di vita più alto del nostro e  con un numero di abitanti notevolmente più contenuto? Una ragione ci sarà pure.
Le imprese di questi paesi investono molto di più delle nostre  in ricerca ed in innovazione dei prodotti e nell’automazione delle loro industrie rendendole così produttive e remunerative in campo internazionale. Non crediate che gli stipendi e i salari dei lavoratori di questi paesi siano più bassi dei nostri, tutt’altro. E’ notizia di questi giorni, (dati OCSE) la conferma che gli stipendi ed i salari degli italiani sono i più tartassati d’Europa a livello di prelievi fiscali (media del 44%). Inoltre  l’introduzione dell’Euro ha permesso  alle imprese italiane di spennare ancor di più i redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati attraverso la continua lievitazione dei prezzi delle merci prodotte  e vendute, rendendo però le stesse,  se aperte ad un  mercato di esportazione, meno concorrenziali e competitive.
Cari incazzati come noi, vi  rendete conto che l’aumento dei prezzi è stato causato solo e soltanto dal ceto imprenditoriale con la condiscendenza dei governi di destra e diciamolo pure con quelli di sinistra? Ma ci vuole tanto a capirlo? Quando andiamo al mercato rionale  o ai supermercati ad acquistare ortaggi e frutta  non vi siete accorti che gli aumenti se confrontati a quelli delle vecchie lire  sono stati dell’ordine del 400/500%  se non addirittura di più ? (altro che solo raddoppiati).

E così è successo anche per la maggior parte delle altre merci in vendita di qualsiasi comparto produttivo. Signora  Marcegaglia Presidente di Confindustria (2008-2012), forse gli stipendi, i salari o le pensioni  sono cresciuti nella stessa misura? Non  siete forse Voi  i responsabili di questa dissennata   falcidia dei redditi dei cittadini?  Si aspettava forse che i cittadini con un potere di acquisto ultra dimezzato continuassero a consumare come prima? Perché non dice ai suoi rappresentati di riportare i prezzi dei beni a livello di una volta? Adesso  Lei si rivolge al Governo, ora  che i consumi dei cittadini sono drasticamente diminuiti, e le imprese soffrono di questa diminuzione della domanda generalizzata, grazie alla vostra insensata politica  al rialzo dei prezzi,  chiedendo di fare riforme strutturali (sempre sulle pensioni), e manovre  fiscali a favore dei lavoratori ma ancor più per le stesse delle imprese.
Ci risulta che negli ultimi anni le imprese abbiano usufruito di  parecchi sgravi fiscali ( consentendo ad esse risparmi dell’ordine del 10% ) e anche recentemente il Governo Berlusconi ha messo a punto una nuova manovra economica, sempre a favore delle imprese (detassazione di parte degli utili reinvestiti nell’azienda)  per favorire la ripresa dell’economia. Si parla ancora per le imprese di riduzione dell’IRAP. Giusto. Qualsiasi riduzione di imposte ridà fiato all’economia. Ma se non si raddoppiano cari imprenditori i salari dei lavoratori ( e i redditi da pensione più bassi)  e se non si ripristina  il potere reale d’acquisto dei redditi delle famiglie la ripresa la si vedrà soltanto con il binocolo, altro che storie.
Ritornando al problema degli immigrati oggi e solo oggi si scopre, malgrado che i cittadini lo avessero più che percepito da diversi anni, che in Italia il numero degli stessi, da dati ufficiali,  ha superato di gran lunga la media europea. Bravi i nostri politici: sono riusciti ad ottenere  un nuovo record  da ascrivere   nel guinness  dei primati. Malgrado il loro sovrannumero ne fanno ogni anno
entrare regolarmente altre decine di migliaia. Per fare cosa se molte aziende chiudono e la disoccupazione è  in aumento e non si riescono ad occupare neanche i nostri cittadini. Sono riusciti a far diventare molti italiani, malgrado loro, xenofobi e razzisti.
Quanti di questi stranieri hanno residenza nelle nostre patrie galere?  In ogni strada, in ogni contrada ce ne sono centinaia e centinaia. Spesso si mettono a vendere  merce contraffatta, di tutti i tipi. (egoisticamente potrebbe starci bene visti i prezzi dei prodotti che applicano gli esercenti italiani) Da chi sono protetti? Tutti hanno il permesso di soggiorno? E quando scade non vengono rispediti al loro paese?
Riusciamo ad accogliere tutti, provenienti da ogni paese del mondo, compresi i trans brasiliani e colombiani che guarda un pò, nel recentissimo caso Marrazzo, sono scesi in piazza per chiedere protezione alle autorità di polizia perché si sentivano in pericolo. Assurdo tutto italiano.
Prato, Provincia operosa della Toscana, è stata invasa da anni da migliaia di cinesi (rappresentano oggi quasi un terzo della popolazione residente) che con le loro attività pseudo imprenditoriali  nel settore tessile e del pellame per .lo più irregolari ( recentemente abbiamo visto su Rai Tre  un servizio sulle condizioni di vita di molti di questi lavoratori cinesi sottoposti a vera e propria  schiavitù)  hanno messo in crisi le stesse imprese locali che non possono reggere una concorrenza  così sleale. Si sa quanta produzione fanno? Su questa, se realmente veritiera,  pagano regolarmente le imposte? Si conosce quale apporto danno alla nostra economia tutte queste migliaia di persone, ovvero quanto costano alla comunità italiana in termini di assistenza sociale, sanitaria, scolastica, ecc.? Cosa fanno i nostri amministratori per impedire un andazzo del genere? Niente. Lasciano fare.
Centinaia di cinesi (e non i soli) con postazioni, per lo più fatte di cartone, lungo le strade commerciali delle nostre città pensano a smaltire la merce prodotta o importata senza nessun controllo. Ogni tanto viene ordinato un blitz da parte della Guardia di Finanza e tutto finisce lì. Come si fa a far entrare in Italia una comunità straniera così numerosa? Il nostro Paese è forse stato scambiato dai nostri politici per gli Stati Uniti d’America che è in termini di superficie più vasto di oltre 31 volte e con potenzialità economiche non paragonabili alle nostre?
Tutte le migliaia di irregolari che bivaccano in Italia, compresi  gli stranieri pluripregiudicati  perché non si riesce a rispedirli al proprio Paese di provenienza?   Da chi vengono protetti?   Andate a vedere nelle sale d’attesa dei vari ospedali italiani quanti extracomunitari usufruiscono della nostro sistema  sanitario  senza pagare un becco di un quattrino perchè la maggior parte di essi dichiarano di non possedere redditi.  Ancora,  andate a vedere quanti  di questi soggetti,  provenienti per lo più dall’Africa, ma molti sono trans sudamericani, zingari ecc. ( ci sono anche  italiani per lo più tossicodipendenti) stazionano presso i reparti di malattie infettive  per ottenere cure e farmaci costosi. Chi paga tutte queste spese?  Forse tali soggetti? Scordatevelo. E’ tutto a carico dei cittadini italiani, cittadini che si trovano spesso in difficoltà a pagare i ticket sanitari, farmaci compresi,  per se e per i propri familiari e talvolta si indebitano per usufruire delle prestazioni del SSN.
Ma i cittadini italiani non pagano già tasse e imposte troppo esose sui  loro redditi  per essere di nuovo tartassati  con gabelle  sulle prestazioni sanitarie?   Perché tutto questo? Di recente, ci è stato riferito da un conoscente, per fare delle analisi e delle ecografie ai propri due figli (mi dispiace sollevare  un caso personale, ma è  solo un esempio per farvi capire) ha speso per ticket sanitari  circa 350 euro. Quanti di voi si trovano nelle medesime condizioni se non peggio? Ma vi rendete conto  dell’assurdità di tale  grosso prelievo e quanto può incidere in negativo  su un bilancio familiare che può essere anche  modesto? Andate a vedere su internet quali sono i limiti di reddito per essere dichiarati esenti. Sopra i 9.000,00 euro lordi annui già  non si è più esenti, essendo evidentemente considerati benestanti. Ma i nostri legiferanti, che guadagnano in un solo mese almeno il doppio, non si vergognano di emettere leggi così vergognose ed inette? E se si dovessero fare delle cure odontoiatriche dovremmo forse accendere un mutuo per pagare le cure? Penso proprio di si. E’ notizia di questi giorni (7.12.09) che a Firenze sono stati emessi centinaia di sfratti a carico di persone anziane che non riescono più a pagare fitti esosi e che non potranno usufruire neanche di case popolari perché vengono ritenuti “ricchi” in quanto possessori di  un reddito lordo annuo di 14.000,00 euro. Niente di più assurdo.
Ci  è stato riferito ancora da dei conoscenti, marito e moglie con una figlia, attualmente disoccupati,
che non sono riusciti a far entrare la propria figlia nell’asilo comunale perché non rientrante nella graduatoria dei poveri. E sapete perché? Perché quando ambedue i coniugi avevano un’occupazione si sono permessi di acquistare una modesta casa con il mutuo lontano da Roma, a Torvaianica, a circa 30 Km.  Oggi in loro  aiuto  per pagare il detto mutuo  sono intervenuti finanziariamente  i parenti più stretti (padri, fratelli, ecc.), altrimenti l’appartamento sarebbe stato pignorato dalle banche.
Basta questa piccola proprietà per farli ritenere dal comune  dei   benestanti e quindi non meritevoli di usufruire delle provvidenze comunali. E’ una vergogna. Ma che dovrebbe fare chi possiede una proprietà immobiliare ereditata o  acquisita con mutui esosi ecc. ma ha comunque un reddito
complessivo basso?  Dovrebbe mangiarsela, venderla e andare a finire sotto i ponti?  Sapete, cari incazzati come  noi, la famiglia di cui sopra  non è riuscita a mettere la propria figlia all’asilo nido perché era preceduta nella graduatoria  da sette nuclei familiari non italiani bensì zingari. Questo è quello che fanno i nostri politici legislatori ed i nostri amministratori comunali. E’ ora di dire basta a queste porcate. Prima ci sono i cittadini italiani, e ce ne sono tanti in condizioni disastrate.
Ma bisogna stare attenti anche qui. Tra tanti disastrati ci sono anche i furbetti del quartiere italiani che denunciano  redditi inadeguati   e che passano per poveri, ma che poveri non sono. Sono tutti quei lavoratori autonomi e/o professionisti che non rilasciano quasi mai fatture e parcelle delle loro prestazioni, ma che così riescono ad usufruire delle esenzioni sanitarie, delle tasse scolastiche ridotte per i propri figli e perché no ad inserirsi nelle graduatorie di cui si è parlato sopra. Insomma, c’e chi tira la corda dalla mattina alla sera per far quadrare i conti e viene pure penalizzato dai  nostri legislatori e amministratori e chi invece usufruisce ininterrottamente di privilegi.
Infatti  se si va a vedere come si  trattano  tutti i politici ed i dipendenti delle camere parlamentari  che fanno parte della cosiddetta  “casta” c’è da rimanere solo allibiti. Chi paga le loro cure? Sempre e soltanto i poveri cittadini con le suddette tasse ed imposte.    
Basta leggere il famosissimo libro denuncia di Gian Antonio Stella e Federico Rizzo  per  rendersi conto degli assurdi  privilegi che si son dati i politici.
Intervento politico da fare: togliere con una legge tutti i suddetti privilegi, azzerarli. Ma se si obbietta che essi sono frutto di azioni legislative promulgate dal Quirinale noi rispondiamo che uno Stato come il nostro, che è al limite della bancarotta, visto il grossissimo incombente  debito pubblico, non può permettersi,  di sperperare oltre misura le risorse degli italiani. Via tutte le consulenze milionarie,  gli sperperi degli affitti degli immobili ad uso del Parlamento e dei Parlamentari, i super stipendi e le super liquidazioni attribuitesi alla faccia della povera gente, le altissime pensioni baby percepite anche con  pochi anni  di attività parlamentare , spese folli per trasferte, ecc. Tutto deve essere ricalcolato, soprattutto le pensioni dei parlamentari,   in base al reddito percepito ed al tempo impiegato. Chi non ha maturato il tempo per la pensione non deve percepirla affatto. Non si capisce perchè ai  poveri mortali se non hanno versato contributi previdenziali per almeno venti anni non viene riconosciuta alcuna pensione, mentre un parlamentare la può ricevere e in quale misura, solo dopo pochi anni di militanza. La si deve togliere a questi  per equità e giustizia verso tutti i cittadini. Attenti cittadini, stanno già pensando  di alleggerire ulteriormente le pensioni dei lavoratori. Quando parlano di riforme, come abbiamo detto all’inizio del nostro discorso, queste non sono mai a favore dei cittadini, sono sempre riforme in pejus,  ma riguardano solo la gente comune, non sono fatte per loro stessi che mantengono tutti i loro privilegi.
La legge che proponiamo deve essere retroattiva, solo così si potrà recuperare il maltolto agli italiani.
Ritornando al discorso della presenza di extracomunitari nel nostro paese va fatta una seria politica di contenimento. Non possiamo essere i salvatori del mondo. Già sono tante le risorse del nostro
paese che affluiscono per aiuti, in  modo o nell’altro, verso nazioni estere più o meno sottosviluppate. E qui bisognerebbe “indagare” dove realmente vanno a finire queste risorse. Comunque, fuori tutti gli irregolari, soprattutto se pregiudicati i quali non possono continuare a delinquere impunemente.
Per gli extracomunitari  con permesso di soggiorno una volta terminato il tempo prescritto della loro permanenza sul territorio italiano se non riescono a dimostrare di avere un lavoro regolare anch’essi vanno rispediti al mittente, altro che ricongiungimenti.
Analogo discorso va fatto per i cittadini comunitari che delinquono nel nostro paese. Fuori dal nostro territorio. Non ci possiamo permettere di accogliere tutta la feccia dell’Europa (soprattutto proveniente dall’est) e dare loro assistenza mediante risorse prelevate dai cittadini italiani. Basta con tutte le associazioni caritatevoli esistenti che non fanno altro che invogliare cittadini stranieri a venire in Italia  in quanto e comunque trovano appoggio e sostentamento in ostelli,  mense, caseggiati messi a loro disposizione. Ma ai poveri italiani chi ci pensa?  Ma vi siete mai chiesti cosa fanno tutti questi irregolari durante la giornata? Come si procurano redditi per sopravvivere? Dove vanno a fare i loro bisogni fisiologici? C’è solo da immaginarselo. Ci si può obiettare ma l’Italia come fa ad espellere tutti questi stranieri  e con quali risorse?
Proposta Politica: creando un fondo costituito appositamente con  le risorse finanziarie che vengono“sequestrate” agli stessi irregolari,  frutto di spaccio di stupefacenti,  prostituzione, rapine, ecc. e con quelle sequestrate ai delinquenti nostrani, anche qui frutto di minacce alle persone, ricatti, corruzioni, spaccio di droghe, ecc. perpetrati da organizzazioni criminali come mafia, camorra, ndrangheda e via dicendo. E’ proprio per i motivi suddetti che le varie proposte a favore della cittadinanza per jus soli ci trova nettamente contrari. Il vero problema dell’Italia e anche del mondo intero (sempre sottaciuto)  è quello della sovrappopolazione e di come poter soddisfare i bisogni sempre crescenti di miliardi di persone.
Lo abbiamo già detto:  le risorse della terra non sono infinite anzi sono molto scarse. Non vogliamo sembrare catastrofisti, ma non vorremmo che un giorno, per accaparrarsi le risorse del nostro pianeta, gli stati più potenti ricominciassero a fare nuove guerre coinvolgendo le nazioni più deboli a subirle.

 
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