GIUSTIZIA E MAGISTRATURA
E a proposito del grande problema oggi accesosi sulla giustizia e sulla magistratura, cari incazzati come noi, come la mettiamo? Noi siamo del parere che davanti alla legge siamo tutti uguali. Nessuno può avere il proprio salvacondotto. Per cui la linea politica attuale governativa che sta facendo ogni sforzo per “salvare” dai processi intentati al suo principale rappresentante (Berlusconi) non ci trova assolutamente d’accordo. Ma perché ridurre i tempi dei processi? A chi giova o gioverebbe una misura legislativa del genere? Perché insistere su un nuovo lodo Alfano (2008) quando si è pronunciata già nel merito la Corte Costituzionale? Perché proporre la riduzione delle intercettazioni telefoniche o in alternativa legarle alle disponibilità finanziarie che saranno assegnate ad ogni Procura della Repubblica se già si sa che queste non saranno neanche sufficienti per le necessità interne. Chi si avvantaggia da tali provvedimenti? Forse i cittadini comuni che non delinquono?
No, solo chi è avvezzo a commettere reati di ogni genere, come le organizzazioni criminali di cui sopra, e soprattutto i politici (non tutti) corrotti che manipolano i fondi pubblici per fini privati, esclusivamente di parte o quelli che temono di affrontare il giudizio per reati di cui si stanno svolgendo indagini di natura penale.
Per cui noi ci battiamo e ci batteremo affinchè le proposte di legge sopra cennate non abbiano mai possibilità di essere promulgate ed applicate. Anzi siamo dell’avviso che non dovrebbe esistere alcuna prescrizione ne per i reati penali ne per quelli civili.
Solo così si possono salvaguardare i diritti inalienabili degli offesi, delle vittime, cioè di coloro che subiscono reati e misfatti di ogni genere. Se una riforma deve essere fatta è quella che riguarda il codice penale: più severità per i reati di omicidio contro le persone, contro la proprietà, contro le organizzazioni criminali e malavitose, lo spaccio di droghe, ecc.
Pene più forti per i reati di corruzione, concussione, malversazione di fondi pubblici, ecc. Ripristino del reato del falso in bilancio e galera dura per chi commette tale misfatto, derubricato dal governo Berlusconi in reato amministrativo. Negli Stati Uniti tale reato è considerato tra i più gravi in quanto sottrae allo stato risorse finanziarie che vanno a vantaggio di tutti i cittadini. Chi commette un tale reato rischia addirittura l’ergastolo.
Ulteriore provvedimento legislativo a favore della magistratura sarebbe quello di dare maggiori finanziamenti alle procure, ai tribunali ecc. Altro che processi troppo lunghi e prescrizione dei reati, se vengono a mancare o risultano insufficienti risorse primarie ed essenziali come quelle del personale nelle cancellerie, dei supporti tecnico/informatici per l’immagazzinamento e la memorizzazione dei dati processuali ecc. Non vi fidate di quello che trasmettono i media per bocca dei politici. Andate a vedere di persona, se potete, come sono ridotti gli uffici dei vari tribunali italiani, soprattutto civili. Pieni di faldoni. Quando c’è un’udienza o più udienze in una giornata questi sono posti su un tavolo, spesso accanto a quello dove presiede il Giudice, a disposizione degli avvocati delle controparti. Non essendoci alcuna sorveglianza chi volesse far sparire un faldone di documenti e sottrarsi così al processo può ben farlo alla faccia di chi ha interesse di far valere le proprie ragioni.
Questo è lo stato della maggior parte dei tribunali italiani. Ebbene i nostri politicanti attuali invece di risolvere questi gravi problemi e velocizzare così i processi pensano soltanto a salvaguardare loro stessi. Certamente non è che con questi provvedimenti vengono risolti tutti i mali della Magistratura, ma deve essere la medesima, attraverso il CSM, a migliorare se stessa e rendere più efficienti le procure. Senza o con scarsi mezzi a disposizione si può fare ben poco, non si possono fare nozze con i fichi secchi.
Ci sarebbe da parlare di tantissimi altri argomenti che ci ripromettiamo di riprendere non appena possibile. Come avete potuto appurare da quanto abbiamo sopra esposto le nostre argomentazioni possono collimare o no con le vostre idee politiche però riteniamo di essere stati intellettualmente corretti avendo espresso in tutta libertà il nostro pensiero. Il nostro intento è stato quello di liberarci dalle posizioni politiche tradizionali. A volte possiamo sembrarvi appartenenti a posizioni partitiche di sinistra, a volte a quelle di destra. Quando si entra in argomenti così scottanti e attualissimi come quelli del lavoro, delle amministrazioni degli enti locali, dell’immigrazione clandestina e non, della situazione e delle problematiche della Magistratura ci rendiamo conto che
comunque abbiamo preso una posizione che potrebbe non collimare con la vostra, ma credeteci, come abbiamo detto in premessa, il nostro intento è stato quello di smuovere tutti gli incazzati a fare qualcosa, non subire supinamente quello che la politica ci propina e ci vuole inculcare di forza nella nostra mente attraverso le notizie propinate e spesso manipolate dalle televisioni e dai vari media.
Il Sig. Rutelli che si è inventato un nuovo partito a cosa mira? Sentendolo parlare a rafforzare il cosiddetto centro, al fine di governare il paese negli interessi dei cittadini. Ma se a Roma ha governato per molti anni come sindaco contribuendo alla cementificazione della città, precedendo il Sig. Veltroni che ha successivamente continuato in tale disastrosa politica, ( oggi in mano al sindaco Alemanno del centro destra, anche lui intento, con la scusa della mancanza di alloggi a portare avanti una politica di cementificazione della città) tutta a favore di imprenditori palazzinari, e di cui i romani, e non solo, ne stanno subendo tutte le conseguenze negative, come fa a presentarsi paladino degli interessi dei cittadini? Con quale faccia questi politici riescono ancora a presentarsi davanti alla gente e proporsi alla guida del Paese.
Purtroppo, come poco fa abbiamo accennato, dispongono di risorse non accessibili ai comuni cittadini: televisioni, giornali, ed altri mezzi di divulgazione di notizie. Ogni sera sui telegiornali ci fanno vedere i soliti personaggi dei partiti della maggioranza e dell’opposizione che propinano ricette, soluzioni per far uscire il paese dalla crisi, che si scagliano l’uno contro l’altro a difesa del proprio potere e soprattutto dei propri interessi. Telegiornali che sono diventati diffusori di sole notizie di cronaca nera, ciò al fine di sviare i cittadini dai problemi reali di cui sono vittime. Dobbiamo ammettere che solo dal telegiornale regionale e da qualche altra trasmissione di inchiesta, per lo più invisa ai politici, riusciamo ad avere notizie sulle condizioni reali del Paese. Questo per dire che la manipolazione delle menti attraverso i media è continua e perseverante. La manifestazione del 4 dicembre 2009 (no B-day) svoltasi a Roma con la presenza di centinaia di migliaia di persone è passata quasi inosservata per il voluto “disinteresse” dei media.
Abbiamo partecipato a detta manifestazione, come migliaia di famiglie e di giovani, con passione ed entusiasmo, ma siamo andati via subito e molto delusi quando sono intervenuti sul palco personaggi che hanno incominciato a parlare (anziché del pericolo che incombe sulla nostra democrazia a causa delle modifiche legislative che il governo Berlusconi vuole apportare circa la durata breve dei processi , circa le problematiche della Magistratura, circa le norme costituzionali che reggono le istituzioni del paese ecc), dei problemi degli immigrati in Puglia, del loro sfruttamento, a livello di schiavitù, nelle masserie e nei campi agricoli, con tutta una serie di improperi rivolti al Governo che a detta di loro non sanzionerebbe a dovere la classe imprenditoriale dei suddetti settori economici, non essendoci di fatto controlli ed ispezioni.
Sarà vero e sacrosanto quanto detto sullo sfruttamento degli extracomunitari, che però nessuno ha invitato nel nostro paese, e non si è fatto alcun cenno di quanti stagionali italiani a causa della presenza di questi extracomunitari hanno perso l’unica opportunità di lavoro, ma la manifestazione crediamo aveva ben altri intenti.
Cari incazzati come noi ci sarebbe ancora da continuare sopra l’argomento appena concluso, soprattutto sui problemi dell’informazione e sui conflitti di interesse che coinvolgono i nostri politici, Ma verrà il momento opportuno per parlare anche di questo. Per adesso ci fermiamo qua confidando sulla vostra adesione e sul vostro fattivo contributo.